Il termine “ALAUS” adottato dalla nostra associazione ha origini molto lontane, piene di fantasia e mistero.
"ALAUS" o "ALAUDA" è di certo un nome celtico che la leggenda vuole fosse il primo nome di (A)LAUS POMPEJA. Furono i galli Boi, primi colonizzatori di queste terre, a chiamarla in questo modo, verso il 500 a.C.
Questo è ciò che afferma il poeta del XVI secolo Giovanni Gabiano, lodigiano di elezione, nel suo poemetto "LAUDIADE".…
Alauda la chiamarono
I Boi sovente, che l’Alauda il nome
Ebbe fra i Galli la tribù dei Boi
Di Lauda Pompeja indi l’illustre
Nome le diede il vincitor Pompeo…
Il luogo fu quasi certamente già utilizzato da precedenti tribù di cacciatori-raccoglitori mesolitici come luogo di accampamento per le loro incursioni.
In effetti il territorio dell’antica Laus si trova su un terrazzamento a 82 m s.l.m. a metà strada fra il Lambro e l’Adda, nel punto esatto in cui questi due fiumi si avvicinano maggiormente, a meno di 9 km. Il luogo relativamente elevato, libero da paludi ed acquitrini, e la vicinanza ai due fiumi della zona, principale via di comunicazione del tempo, furono gli elementi che favorirono l’instaurarsi di una comunità, nomade prima e sedentaria poi, che divenne colonia romana nel 49 a.C. Forse perché le fitte foreste e la cacciagione in genere ne caratterizzavano il luogo, la colonia venne chiamata "Alaus" o "Alauda", che in lingua celtica significa "luogo delle allodole".
Non è difficile, neppure ai giorni nostri, osservare in primavera questo solitario passeraceo spaziare alto nel cielo alla ricerca di nuovi e più ampi orizzonti.